Dopo 40 anni come pneumologo ospedaliero e 50 di professione,vorrei dare alcuni consigli in merito a quando è opportuno andare a consultare lo pneumologo.Distinguiamo la PREVENZIONE PRIMARIA che previene la malattia(es. non fumare), dalla SECONDARIA(che ci interessa),che interviene a scoprire la malattia, già in atto,per impedire che progredisca.Come regola generale,non solo nelle malattie pneumologiche,quando si avverte un cambiamento del proprio stato,una mancanza di appetito,stanchezza immotivata,avvertenza di una sintomatologia definita,e se questa situazione persiste senza sparire nel breve tempo,questi sono campanelli di allarme.
In particolare i sintomi sono:
FIATO CORTO (dispnea)dovuto a molteplici cause,non solo respiratorie,ma anche cardiologiche,ematologiche,ecc.Importante vedere se prevale nella inspirazione o nella espirazione(tipica di asma e broncopatie croniche ostruttive,enfisema)
TOSSE ,secca o con catarro,valutandone il colore,la quantità,la durata e se c’è presenza di sangue
DOLORI TORACICI ,in particolare,se trafittivi ed accentuati dai colpi di tosse e dall’inspirazione,evocano una pleurite.
Quindi se compaiono questi sintomi,e persistono,andare dal Medico. Questo,con l’anamnesi,valuterà l’eventuale abitudine al fumo,l’esposizione ad inquinanti(fumi,polveri,amianto,ecc.).Con la visita sentirà,se presenti,ronchi,rantoli,sibili,sfregamenti pleurici.
Gli esami preliminari saranno Rx del torace e le prove di funzionalità respiratoria complete.
La visita pneumologica
La visita pneumologica è una visita medica svolta dal medico specialista in penumologia, ovvero specializzato nello studio e nella cura delle malattie dell’apparato respiratorio, per escludere, diagnosticare o monitorare un disturbo a carico dei bronchi e dei polmoni